La saga di Qui, la Legione inizia nel giugno del 1871, dopo la sconfitta della Francia nella guerra con la Prussia (l'attuale Germania) ed il ritorno a Forte Vienot, a Sidi-Bel-Abbes in Algeria. I legionari sono demoralizzati per la batosta subita e la morte insensata di tanti compagni d'armi; c'è da specificare che a questi soldati brucia che la Legione sia stata battuta, senza importar loro delle sorti del paese d'oltre alpe. Furiosi e impotenti, gli uomini del reggimento si ribellano ai superiori, per loro dei manichini profumati, e la Legione sta per essere sciolta. La soluzione per placare il pronto ammutinamento è quello di creare una guerra per loro e dargli un capo che possa guidarli. Come nemico viene individuato un gruppo di beduini che si sono fortificati e come leader del secondo reggimento viene scelto il colonnello Max Chevallier, l'unico pazzo da accettare l'incarico e con le capacità di sistemare la situazione e guidare quegli uomini, considerati i più duri dell'esercito francese. Per portare a termine quest'impresa, Chevallier chiama a sé un nutrito e variopinto gruppo di ufficiali tra cui la sua guardia pretoriana composta dai capitani Francis Didier, Jacques de Fontenac, Renè Bosch e Kozakovich, oltre ai sergenti Schwartz e Mulele. Con l'aiuto dei suoi subalterni, distrugge quel che resta della ribellione dei suoi soldati e li ricostruisce donando loro nuova grinta e orgoglio, ma soprattutto li rende uniti e compatti. Si aggiungono poi altri ufficiali come l'aristocratico tenente Legrand, prima restio a questa "banda di assassini", come lui stesso la definisce, e poi contagiato dal virus della legione, abbandonando i suoi privilegi e offrendosi volontario per far parte di questo battaglione.