Siamo alla fine dell'era Meiji e Saeki Ryouji dopo aver fatto ritorno in Giappone dall'Europa comincia a lavorare come ingegnere nella progettazione e costruzione di centrali idroelettriche nelle zone più rurali. Durante i vari spostamenti conosce un giovane uomo separato dalla famiglia, incapace di parlare e, a detta degli abitanti del luogo, affetto da una forma di ritardo mentale. Ryouji decide di ospitarlo nella propria casa e dopo aver capito che in realtà il ragazzo non conosce il giapponese e ha problemi di vista risolvibili con un paio di occhiali, decide di tenerlo al suo fianco come servitore. Un rapporto, quello tra Ryouji e Edward, destinato però a trasformarsi e a cambiare con il trascorrere del tempo.

In un emozionante sequel, ecco il finale della serie storica di Mio Tatsumoto! Verso la fine dell'era Meiji, Saeki Ryoji lavora come ingegnere nella progettazione e costruzione di centrali idroelettriche. Ad affiancarlo c'è il suo assistente e compagno Edward, un giovane straniero dalle origini sconosciute. L'arrivo di una lettera scritta dal vecchio benefattore di Ryoji, il professore Nakahara Kaoru, svela misteri e segreti ancora irrisolti, tra i quali le vere origini di Edward. Chiusa la finestra sul passato se ne apre una sul presente dei due uomini che si trovano ad affrontare anche i grandi cambiamenti della storia.