Il nobile cavaliere Aymar di Bois-Maury, all’inizio del XII secolo, ha percorso l’Europa del Medioevo e si è spinto fino in Terra Santa a protezione dei pellegrini, pur di riconquistare i suoi possedimenti e il suo castello, a suo dire fornito delle più belle torri di tutto il mondo cristiano. Alla morte di Aymar, i suoi discendenti saranno testimoni di un’Europa in continua trasformazione, dove lo scontro tra civiltà, religioni e popoli sembra essere l’unico filo conduttore della storia umana e la Santa Croce viene spesso confusa con la spada. Nella penisola iberica del XIV secolo, durante la Reconquista spagnola, i re cattolici vogliono respingere in Africa i Mori, ma non tutti sono d’accordo. Forse perche la civiltà islamica si è mostrata più indulgente verso le minoranze di quella cristiana? Duecento anni dopo, nelle Fiandre del XVI secolo sconvolte dalla Riforma luterana, un pronipote di Bois-Maury è testimone delle efferatezze dell'Inquisizione durante lo scontro tra luterani e papisti. Nella ortodossa Russia del 1604 un nuovo Aymar di Bois-Maury assiste da protagonista allo scontro per la successione a Ivan il Terribile, scontro che coinvolge la cattolica Polonia e i fieri cosacchi. Quando poi i territori dell’Europa sembrano aver esaurito le proprie ricchezze, non resta che cercare fortuna nel Nuovo Mondo, per trovare il mitico Eldorado tra le foreste dello Yucatan. Una città completamente d’oro è un richiamo fortissimo per la cupidigia umana: i dettami della cavalleria dei signori di Aymar sembrano ormai codici lontani e senza più alcun significato.